Vai al contenuto

6 Agosto 1972 – Montagnana Pista “Prato della Valle”

Ore 8.30
Tifosi ed appassionati stanno già occupando le postazioni migliori per non perdere le prove. Il tracciato è perfetto e di questo va dato merito agli uomini del “greder” che nella giornata di sabato hanno ripetutamente livellato la pista rendendola un biliardo.

Ore 10.30
Dopo le visite mediche di rito, finalmente iniziano le prove ufficiali.
Il motore di John Louis non “canta” alla perfezione ed ai box il meccanico Brian si prodiga per risolvere velocemente il problema. Nuovo rientro in pista, ma il motore cede completamente. Grippaggio.
E pensare che il Tiger corre con il pettorale n. 13…
E’ il momento di Manfred Poschenrieder. Dopo un giro di riscaldamento, il tedesco va in progressione alla prima curva, ma scivola e la moto si ferma sulle balle di paglia. Nessun danno fisico, il telaio del mezzo meccanico sembra, però, seriamente compromesso. Qualcuno scuote la testa e comincia a toccare ferro.
Si prosegue sino alla fine senza ulteriori inconvenienti.

Ore 12.00
Pista chiusa e tutti ai box. Per il pranzo Rolf Kolb ed il suo clan approntano una sontuosa grigliata.
Improvvisati e traballanti tavolini si sostituiscono ai cavalletti delle moto e tutti sono invitati.

Ore 15.00
La pista è gremita in ogni settore. Le tribune sono già state prese d’assalto e la difesa del posto diventa impresa ardua. Sulla rete di protezione del tracciato i tifosi stendono teli di nylon, coperte e tutto ciò che può servire a difendersi dalla polvere e dalla sabbia sollevata dal passaggio delle moto. Qualche temerario alla ricerca della visuale migliore si inerpica sugli alberi o sul traliccio della luce e viene subito imitato da altri ed altri ancora. Gli addetti al servizio d’ordine della pista faticano a contenere il flusso della folla che continua a spingere per entrare.

Ore 16.00
Tutti i piloti sono allineati per la presentazione ed il saluto al pubblico.

Ore 16.15
Arriva il campione del mondo Ivan Mauger. Sessanta minuti dopo l’atterraggio a Tessera il neozelandese è già sulla pista di Montagnana. Gabriele e la sua Porsche, hanno fatto il miracolo. Infilata velocemente la tuta, il campione si presenta al controllo medico e subito dopo si prepara ad effettuare due giri di pista richiesti dai commissari come da regolamento. Mauger si presenta allo start con un prototipo Jawa, cambio manuale, arrivato direttamente dalla Germania e messo a punto dal meccanico Gordon Stobbs. Una leggera spinta, un paio di accelerate, un ultimo sguardo alla pista e partenza a cannone. La prima curva, la più importante nella strategia di gara, viene affrontata con particolare attenzione. Al secondo giro e sempre sullo stesso punto la velocità aumenta e la traiettoria è leggermente più esterna. Al terzo ed ultimo passaggio…… è già in gara.

Ore 16.30

Finalmente si parte. Venti le batterie in programma per 16 conduttori che si affrontano in quattro per volta a rotazione; 3,2,1,0 i punti assegnati ad ognuno; vince chi al termine totalizza il maggior punteggio.
I cronometristi della Federazione di Padova: Papa, Conte e Brunazzo capitanati dal Cav.Cesare Ragazzi azzerano i loro strumenti mentre lo speaker Ivano Vanzan chiama i primi conduttori.

La gara

1^ batteria
Al via Thomsson brucia Briggs e Wedin. Dopo due giri il neozelandese supera lo svedese e vince la prima manche. Niente da fare per Barbetta.

2^ batteria
Allo start Poschenrieder controlla Siegl, che si sta allineando, ma Petersen sorprende entrambi ed alla prima curva prende il largo, vincendo poi facilmente.

3^ batteria
Prima uscita del campione del mondo Mauger che, dopo un’ottima partenza, respinge senza difficoltà gli attacchi dell’australiano Middleton. Sfortunato Pretto costretto al ritiro. La velocità realizzata, 124,944 km/h, sbalordisce il folto pubblico.

4^ batteria

“Beatle” Angermuller, all’interno, anticipa l’inglese Louis e vince la sua manche. Per Rosenkilde il primo ritiro, per Don Godden il primo punto.

5^batteria

Tiger Louis si riscatta subito precedendo al traguardo il tedesco Poschenrieder, il connazionale Wiesbock ed il nostro Carletto Mazzuccato. La velocità è ancora notevole 124,269 km/h.

6^ batteria
Barry Briggs si impone autorevolmente su Don Godden, Kurt Petersen e Mauro Ferraccioli.

7^ batteria
Mauger, vola e chiude i quattro giri alla velocità di 124,537 kmh. La seconda miglior prestazione sino a questo punto. Angermuller, Thomsson e Siegl lo seguono nell’ordine.

8^ batteria
Lotta in famiglia tra Rosenkilde e Middleton, vince il primo. Wedin precede Stefano Roncolato.

9^ batteria
Ancora Ivan Mauger che all’esterno supera e vince su Preben Rosenkilde. Nelle retrovie uno scatenato Paolo Alfonso ha ragione del danese Petersen e realizza così il primo punto per i conduttori italiani. La velocità media si mantiene sempre alta 123,327 km/h.

10^ batteria
Al primo giro “Aussie” Middleton conduce su Angermuller, che non intende cedere ulteriore metro, ma Briggs al terzo giro supera entrambi all’esterno della seconda curva e vince. Ritirato Poschenrieder.

11^ batteria
Senza storia. Don Godden precede Thomsson, Wiesbock e Barbetta.

12^ batteria
John Louis ingaggia subito un bel duello con il tedesco Siegl, ma è costretto al ritiro per un guasto meccanico. Manche persa e gara definitivamente compromessa. Gianni Pizzo entusiasma il pubblico superando lo svedese Runo Wedin.

13^ batteria
Siegl, Pretto e Don Godden. Ritirato Garry Middleton.

14^ batteria
Tutti in piedi in tribuna, lo speaker Ivano chiama al nastro di partenza Barry Briggs, Carlo Mazzucato, John Louis, che utilizza la moto di Godden, e Ivan Mauger. Allineamento e partenza bruciante di Tiger John che entra in testa alla prima curva, disegna la pista per tutti e quattro i giri e, nonostante i ripetuti attacchi dei due “kiwi mondiali”, vince tra il tripudio dei diecimila presenti. Un exploit incredibile ed i cronometri lo confermano 1’31″3/10 – 126,176 km/h la velocità media realizzata. Per John Louis il riscatto di una gara sfortunata. Per Don Godden e la sua moto una impagabile soddisfazione.

15^ batteria
Poschenrieder stacca Ferraccioli; si ritirano Thomsson e Rosenkilde.

16^ batteria
Angermuller precede nell’ordine Wiesbock e Wedin. Ritirato Petersen.

17^ batteria
Gianni Pizzo ingaggia una bella lotta con Angermuller, ma è costretto a cedere all’ultimo giro. Paolo Alfonso è terzo, ritirato Stefano Roncolato.

18^ batteria
Duello Hans Siegl e Barry Briggs. Il tedesco si lascia sorprendere all’esterno dal neozelandese che vince, terzo Alois Wiesbock nonostante la caviglia ingessata. Rosenkilde ritirato per la terza volta (catena).

19^ batteria
Louis si presenta al nastro per l’ultima uscita e vince su Garry Middleton, il nostro Annibale Pretto e Kurt Petersen.

20^ batteria
I giochi sono ormai conclusi. Mauger e Poschenrieder danno un ultimo saggio della loro maestria con strepitose entrate alla seconda curva. Nell’ordine Mauger, Poschenrieder, Ferraccioli e Don Godden.

Batteria Speciale
La gara individuale si conclude con una batteria a sei, ma di fatto a quattro per oggettive difficoltà di mezzi meccanici efficienti. Come da copione vince Ivan Mauger, secondo Barry Briggs, terzo Hans Siegl, ritirato Don Godden.

Classifica Finale

PosConduttorePunti
Ivan Mauger14
Barry Briggs13
Josef Angermuller13
John Louis11
Manfred Poschenrieder9
Hans Siegel9
Don Godden7
Alois Wiesbock7
Garry Middleton6
10°Preben Rosenkilde5

Il Vincitore Ivan Mauger.
Giro d’onore anche per Ruggero Calonego Presidente del Moto Club Montagnana.

Sidecars
La gara dei sidecars speciali, che si inserisce dopo ogni quattro batterie individuali, non è tuttavia da meno.
Le evoluzioni e l’agonismo degli equipaggi, tutti tedeschi, tengono alta l’attenzione del pubblico.
Alla 5 batteria uno spettacolare incidente. Wernet-Spingies ed i fratelli Raschendorfer vengono a contatto al centro della prima curva. I mezzi decollano paurosamente fermandosi, fortunatamente, sulla rete di protezione.
Franz Raschendorfer riporta la frattura della clavicola destra, il fratello Helmuth, il passeggero, la frattura della gamba destra. Pressoché incolumi gli altri due tedeschi.
Alla fine delle 6 prove l’alloro va alla coppia Feindl – Brunhirl su Jawa.
Delusione per “baffo” Kolb, le noie meccaniche di un motore nuovissimo non gli hanno consentito di ripetere le precedenti trionfali esibizioni. Rimane, tuttavia, immutata la simpatia e la stima per questo generoso campione e per tutto il suo caratteristico van.

Ore 21.00
Sul “Liston”, il salotto buono della Città Murata, si conclude una giornata sportiva indimenticabile.